Convegno conclusivo e volume sul progetto Atlante stragi nazifasciste
A conclusione del progetto dell’Atlante delle Stragi nazifasciste, si terrà a Milano, presso la Casa della Memoria, tra il 14-16 settembre 2016, un convegno internazionale organizzato dall’Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia (INSMLI).
Sarà pubblicata, inoltre, entro l’anno, una raccolta di saggi sulla violenza fascista e nazista, realizzata a partire dal progetto stesso.
L’Anpi-Insmli sono, inoltre, in attesa dell’erogazione dei fondi, già stanziati per il progetto sulla violenza contro i partigiani in occasione del 70° della Resistenza, per completare il lavoro di ricerca per la banca dati sulle stragi nazifasciste e per finanziare le borse di studio sulle Corti d’Assise straordinarie.
Osservazioni, integrazioni e critiche sul lavoro di ricerca svolto in questi due anni sulle stragi potranno essere inviate alla segreteria di redazione attivata presso l’indirizzo mail: ricerca@straginazifasciste.it.
Pubblicato on-line l’ “Atlante delle stragi naziste e fasciste in Italia (1943-1945)”
E’ pubblicamente consultabile, all’indirizzo www.straginazifasciste.it, l’“Atlante delle stragi naziste e fasciste in Italia (1943-1945)”, progetto presentato ufficialmente lo scorso 6 aprile 2016, a Roma presso la Farnesina, in una conferenza stampa organizzata dall’Ambasciata della Repubblica Federale di Germania e dal Ministero degli Affari Esteri.
L’Atlante contiene schede, documenti e video che riguardano 5.428 episodi censiti e 23.461 morti ed è il frutto di un lavoro di ricerca nazionale, della durata di 2 anni, che ha impegnato 122 ricercatori e ha coinvolto 60 Istituti storici della Resistenza.
Un contributo sostanziale al progetto è stato dato dall’Istituto Abruzzese della Storia della Resistenza e dell’Italia Contemporanea, in particolare dal Vice Presidente Enzo Fimiani in qualità di Componente del Comitato Scientifico del Progetto, e da Ilaria Del Biondo e Nicola Palombaro, entrambi Componenti del Direttivo IASRIC, i quali hanno coordinato i 24 ricercatori abruzzesi.