A L’Aquila “La Resistenza delle Arti”
Sabato 29 aprile si svolgerà, sempre nell’ambito delle manifestazioni legate alla Liberazione, “La Resistenza delle Arti”, un progetto nato dalla collaborazione tra Comune dell’Aquila e Istituto Abruzzese per la Storia della Resistenza e dell’Italia Contemporanea.
L’appuntamento è alle ore 10 all’Auditorium del Conservatorio musicale “A. Casella”. Gli alunni del Liceo Musicale eseguiranno alcuni brani composti nei campi di concentramento. Gli studenti del Liceo Artistico esporranno alcuni bozzetti sui Nove Martiri, primo embrione di una
futura Graphic Novel, mentre gli alunni della scuola elementare
Mariele Ventre proietteranno un digital storytelling sui Nove Martiri, frutto di un lavoro didattico iniziato a settembre con le quinte classi.
L’artista Sara Chiaranzelli, ideatrice del logo del percorso, donerà un suo dipinto al Laboratorio Abruzzese di Didattica della Storia
25 aprile: lettera aperta alla stampa
Questo il testo della lettera aperta sul 25 aprile inviata agli organi di stampa
Preg.mo Direttore,
mi permetta qualche breve riflessione sul 72° anniversario della Festa della Liberazione. Sarebbe superfluo un mio intervento se tutti i cittadini italiani avessero pienamente compreso la valenza storica, civile e simbolica del 25 aprile, che non fu soltanto l’esito di azioni militari degli Alleati ma anche scelta di “Libertà” di un popolo deciso a liberarsi del nazifascismo.
I fenomeni resistenziali nel loro complesso sono stati certo lotta “partigiana”, ma non solo. Si farebbe torto alla popolazione italiana, se la Liberazione fosse vista soltanto come un’operazione militare dell’esercito alleato e/o delle formazioni partigiane e non si valutasse l’azione corale di un popolo, che patì inimmaginabili sofferenze nei terribili anni dal luglio 1943 al maggio 1945, con la guerra in casa. E l’Abruzzo più di altre aree, attraversato dal fronte della Linea Gustav, ebbe davvero la guerra in casa e non fu estraneo né all’impegno per la Liberazione, con la presenza di molte formazioni partigiane, a cominciare dalla Brigata Maiella, né al contributo di vite umane di civili, spesso donne e bambini, nelle tantissime stragi nazi-fasciste perpetrate nell’intero territorio regionale, come risulta da un lavoro di ricerca delle “Stragi naziste e fasciste in Italia (1943-45)”, i cui risultati sono consultabili anche on-line.
Nel convegno, svoltosi a L’Aquila il 7 aprile scorso ed organizzato dall’Associazione ex Parlamentari italiani e dall’Istituto Abruzzese per la Storia della Resistenza e dell’Italia Contemporanea (IASRIC), “L’Italia e l’Abruzzo, dalla Resistenza alla Costituente” è stato rimarcato il contributo importante e significativo che la popolazione abruzzese ha dato alla Liberazione nel terribile inverno di guerra del 1943-44, in quella che alcuni storici definiscono “Resistenza umanitaria”, cioè aperta a molte altre manifestazioni oltre a quella armata.
La celebrazione della Liberazione significa ricordare esattamente questo: dal sacrificio di una intera popolazione inizia il percorso dell’Italia verso i principi di Libertà e di Democrazia, che noi dobbiamo rispettare e seminare per il futuro.
Carlo Fonzi – Presidente Istituto Abruzzese per la Storia della Resistenza e dell’Italia Contemporanea
convegno “L’Abruzzo e l’Italia dalla Resistenza alla Costituente 1943-1946”
VENERDÌ 7 APRILE 2017, presso il Consiglio Regionale – L’Aquila Palazzo dell’Emiciclo –Sala “Benedetto Croce”, avrà luogo il Convegno 7 aprile 2017, secondo il calendario presente nella locandina